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La gestione degli impianti Acea Ambiente ai tempi della pandemia

Acea è una delle principali multiutility italiane. Quotata in Borsa nel 1999, è attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente.

Tra le attività: servizio idrico integrato, distribuzione di energia elettrica, illuminazione pubblica e artistica, vendita di energia elettrica e gas, produzione di energia, trattamento e valorizzazione dei rifiuti.

Acea è il primo operatore nazionale nel settore idrico con circa 9 milioni di abitanti serviti nel Lazio, Toscana, Umbria e Campania; tra i principali player italiani nell'energia con circa 7 TWh di elettricità venduta e nelle reti con circa 10 TWh di elettricità distribuita nella città di Roma. È uno dei maggiori operatori in Italia nel settore ambiente con oltre un milione di tonnellate di rifiuti trattati.

ACEA AMBIENTE E L’ECONOMIA CIRCOLARE

Da anni Acea investe nell’economia circolare. Un impegno che si concretizza nella trasformazione dei rifiuti organici in compost di qualità ed energia, nell’integrazione con le attività idriche per il trattamento dei fanghi che derivano dalla fase di depurazione e nella gestione delle plastiche da riciclo.

Acea Ambiente gestisce diversi impianti di compostaggio che si trovano ad Aprilia, il più grande del Lazio, a Sabaudia, a Orvieto e a Monterotondo Marittimo, il più grande in Toscana a digestione anaerobica. In questi impianti, grazie a conoscenze ed esperienza, a partnership con diverse Università, viene prodotto un compost di qualità a partire dalla frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU), dai fanghi da depurazione delle acque e da altre matrici di natura organica.

Il Compostaggio è il processo che consente di creare, a partire dal trattamento dei rifiuti e dei materiali di scarto dei processi produttivi, un materiale stabile e igienizzato per l’impiego in agricoltura e nel florovivaismo: il compost.

Il principio alla base è quello di riprodurre, in situazioni controllate, il naturale processo biologico di decomposizione della sostanza organica contenuta nei rifiuti, ad opera dei microrganismi presenti nell’ambiente. Il risultato, dopo un tempo variabile in funzione del tipo di processo adottato, è appunto il compost. È così che un materiale di scarto della catena produttiva o del consumo civile diventa una nuova risorsa per la prima fase della filiera agricola.


ACEA E L’EMERGENZA COVID-19 - LE MISURE ADOTTATE PER IL LAVORO IN SICUREZZA

Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, Acea ha messo in campo numerose misure organizzative, di sicurezza, misure procedurali e campagne informative, misure welfare e iniziative di solidarietà. L’azienda si è attivata per individuare tempestivamente tutta una serie di iniziative funzionali al contenimento del contagio e sono state adottate soluzioni per il superamento di particolari criticità, quali l’approvvigionamento delle mascherine.

All’interno di Acea Ambiente sono stati redatti protocolli di sicurezza specifici per ciascun impianto. Ce ne parla Simone Proietti, Responsabile Sicurezza e Servizi Ambientali di Acea Ambiente.

 

A Daniele Cecili, responsabile dell’impianto compostaggio di Aprilia e Sabaudia di Acea Ambiente, invece, è affidato il racconto di una giornata lavorativa cadenzata da turni, orari di lavoro, flussi, distanziamenti sociali, dispositivi di sicurezza utilizzati, sanificazioni ambientali effettuate. Una giornata tipo in impianto, descritta dalle prime ore del mattino alla sera.

Daniele ci racconta come, all’interno dell’impianto del quale è responsabile, sia riuscito ad incardinare i principi inderogabili delle norme di sicurezza, rafforzate con l’emergenza, e diffondere tra i dipendenti una cultura della tutela della salute e dell’incolumità, condivisa dalla squadra; un percorso fatto inizialmente anche di timori e disagi iniziali, ma consolidatosi grazie ai piccoli traguardi di ogni giorno. Una sfida, quella del lavoro in impianto, che continua anche dopo l’emergenza Covid.
 

CONOSCIAMO MEGLIO L'IMPIANTO ACEA DI APRILIA

Limpianto integrato di digestione anerobica e compostaggio situato ad Aprilia (LT), identificato come Unità Locale 7 degli impianti della Società Acea Ambiente srl, è attualmente l’impianto di trattamento della frazione organica più grande della Regione Lazio. È stata recentemente avviata anche la nuova sezione di digestione anaerobica che, integrata con la già operativa sezione di compostaggio, ha portato la potenzialità autorizzata dell’impianto a 120.000 t/y.

Le matrici in ingresso sono di seguito indicate:

- FORSU = 80.000 t/y

- FANGHI E ALTRI SCARTI ORGANICI = 20.000 t/y

- SFALCI E POTATURE = 20.000 t/y

La FORSU viene trattata presso la linea di digestione anaerobica. Il processo è svolto all’interno di 3 moduli di digestione del tipo a pistone (PFR – Plug Flow Reactor) in regime termofilo, con movimentazione della miscela affidata a mixer in acciaio. Una volta completato il processo di fermentazione anaerobica il materiale di risulta, il cosiddetto digestato, viene estratto con pompe a pistone ed avviato alla fase di separazione solido/liquido con vagli vibranti.

Il digestato solido così ottenuto viene inviato, previa miscelazione con la frazione verde strutturante, alla nuova sezione aerobica per essere sottoposto al processo di compostaggio in 6 biotunnel. Qui il materiale viene costantemente sottoposto ad aerazione forzata così da accelerare le reazioni di compostaggio. Il materiale in uscita dalle biocelle viene quindi raffinato tramite vagliatura e, il sottovaglio (passante maglia 10 mm) viene inviato alla fase finale di maturazione.

La frazione liquida del digestato, dopo trattamento in un impianto di essiccazione ed aerocondensazione, viene inviato a compostaggio presso la sezione pre-esistente dove viene miscelato in adeguate proporzioni con altre matrici organiche. Anche in questo caso la miscela viene processata in 8 biotunnel con aerazione forzata e successivamente in platea aerata.

Terminata la fase attiva del processo la biomassa viene raffinata (con vagliatura maglia 10 mm) ed il sottovaglio trasferito alla fase di maturazione finale. Al termine delle fasi di maturazione il materiale viene sottoposto ad analisi per la verifica dei limiti del D.lgs 75/2010. Il totale di compost prodotto, alla massima potenzialità dell’impianto, è pari a 24.000 t/y

Il biogas prodotto, dopo essere stato purificato, viene inviato alla sezione di cogenerazione costituita da nr. 3 cogeneratori da 1MWel ciascuno.

I flussi di energia attesa sono di 23.000 MWh/y di energia elettrica e 24.000 MWh/y di energia termica.

Tutte le lavorazioni avvengono in strutture al chiuso e poste in depressione con le arie esauste che vengono aspirate e trattate con scrubber e biofiltri.

 

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» 29.05.2020

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